Butrint- sito archeologico
Butrinto (in albanese Butrint o Butrinti) è una città e un sito archeologico in Albania, vicino al confine con la Ciamuria, nel sud dell’Albania. Adagiata su una collina vicina al Canale di Vivari. Sin dai tempi della preistoria, gli abitanti colonizzarono Butrinto, che faceva parte della civiltà Illirica. Secondo Virgilio, il profeta troiano Eleno, figlio del re Priamo, fondò la città dopo aver sposato Andromaca e essersi spostato a occidente dopo la caduta di Troia. Lo storico Dionigi di Alicarnasso scrisse che anche Enea visitò Butrinto dopo essere anch’egli fuggito da Troia; Virgilio ricorda la città in alcuni versi del suo poema dedicato all’eroe troiano:
Enea che incontra Andromaca a Butrinto, di Wenceslaus Hollar
Butrinto è stato il primo sito archeologico albanese ad essere inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’UNESCO. Butrinto è una delle destinazioni simbolo dell’Albania; una sosta presso questa meravigliosa città antica è quasi d’obbligo. Ciò che rende particolarmente bello di questo sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, sono i suoi numerosi e splendidi monumenti ben conservati che riflettono ogni epoca della sua lunga storia.
Butrinto è stato un centro abitato fin dalla preistoria e, in seguito, ha fatto parte delle colonie greche e romane. Successivamente, la città conobbe un periodo di prosperità sotto il dominio bizantino. Poi passò sotto quello veneziano, fino al totale abbandono nel tardo medioevo. Il sito archeologico attuale conserva testimonianze di tutti questi periodi attraversati lungo la storia. I reperti più antichi rinvenuti nella città antica sono un martello di pietra e un’asta, che – secondo gli esperti – dovrebbero datarsi intorno alla seconda metà del secondo millennio A.C.
Ecateo di Mileto, storico greco antico, menziona per la prima volta la città nel VI secolo a.C., affermando che i troiani costruirono Butrinto. Virgilio conferma questa versione nell’Eneide, dove riporta che il principe troiano Enea fondò la città durante il suo viaggio da Troia a Roma. Lungo la strada egli si fermò in questo sito e sacrificò un toro (Buthrotos), da cui derivò il nome della città.
In origine era una città della storica regione dell’Epiro, teneva contatti con la colonia greca di Corfù e le tribù dell’Illiria a nord. Nel decennio 1926-1936 l’archeologo italiano Luigi Ugolini condusse alcuni scavi nel sud dell’Albania, concentrandosi principalmente nei siti di Butrint e di Finiq. Dagli scavi a Butrint emersero il battistero, il teatro, la basilica, i bagni pubblici, il ginnasio, il tempio di Minerva e i due portoni delle antiche mura del castello. Furono anche scoperte molte case e numerosi oggetti, tutti reperti di inestimabile valore.
Nel teatro di Butrinto, gli archeologi scoprirono la statua di Apollo, la dea di Butrinto, le teste di Zeus, il ritratto di Agrippina e la testa di Livia. Trovarono anche numerosi epigrafi in latino e greco. Altri monumenti del sito includono il castello del canale di Vivari, costruito da Alì Pascià di Tepeleni, e la torre veneziana, eretta durante l’egemonia veneziana.
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