Il castello di Elbasan
I viaggiatori stranieri negli anni ’80 notarono che città come Elbasan non esistevano più in Europa. Skampis – come una volta era chiamata questa città fortezza – fu fondata nel 1466 da due leader straordinariamente diversi: l’imperatore romano Giustiniano e Sultan Mehmet II. Dopo che le mura del castello furono quasi interamente distrutte durante le guerre del IV e V secolo d.C., furono erette ancora una volta da Giustiniano per essere utilizzate come avamposto militare allo scopo di sorvegliare la via Egnatia che era la strada principale che si estendeva tra le principali città dell’impero romano. Più tardi, durante l’impero ottomano, Mehmet II si servì del castello come base militare contro Giorgio Castriota Scanderbeg, l’eroe nazionale che combatté per ottenere l’indipendenza dell’Albania dall’impero ottomano. Il castello di Elbasan ha avuto il suo periodo più glorioso durante il XVII secolo, racchiudendo tra le sue mura oltre duemila case e vantando un’industria manifatturiera di oltre 900 negozi di oggetti in pelle, tra cui la seta, e metalli preziosi come l’argento, che venivano per lo più esportati in altri paesi. Solo dopo cento anni dall’invasione ottomana, la città si allargò oltre le mura del castello.
Ognuno dei monumenti all’interno della fortezza, come la chiesa cattolica, la chiesa ortodossa di Santa Maria Assunta, la vecchia scuola del castello, la moschea del re e l’Hamam, racchiudono pezzi di inestimabile valore eredi dell’affascinante storia di questa città. Sul lato orientale delle porte del castello, si erge la maestosa torre dell’orologio, tuttora funzionante. Edificato alla fine del ‘800, è stato dichiarato monumento culturale nel 1963. Il castello di Elbasan onora anche le figure di spicco fautrici del progresso della lingua e della cultura albanese come Kostantin Kristoforidhi, grazie al quale gli albanesi hanno potuto disporre del primo libro di testo per le scuole elementare. A
lui dobbiamo anche la prima traduzione in albanese dell’Antico Testamento.
Una passeggiata attraverso il castello rivela un’incredibile varietà di belle architetture: case in stile ottomano, tipiche dell’Albania centrale, appartamenti in stile italiano del XIX e XX secolo, edifici dall’architettura comunista e post-comunista