Sinagoga di Saranda
Nel cuore della città, in una delle sue strade principali, si trova la Sinagoga di Saranda. La sinagoga è venuta alla luce dopo scavi archeologici, dove sono ben visibili i resti di edifici risalenti al Medioevo.
Da questi scavi sono venuti alla luce una Basilica e due mosaici, precisamente con figure di pesci, la cui spiegazione è legata alla costa di Saranda.
Nei mosaici sono presenti anche iscrizioni illeggibili. Questi scritti sono piuttosto interessanti per la curiosità dei visitatori, poiché secondo le decifrazioni effettuate testimoniano le relazioni e le credenze della comunità ebraica di Saranda.Se visiterete la Sinagoga di Saranda con un Cicerone, vi racconterà che l’edificio della Basilica, prima di diventare chiesa cristiana, era in precedenza un edificio di culto ebraico, una sinagoga.
Per chi è interessato alla storia della città, Saranda, durante il IV-V secolo, fiorì come la città di Onhezmi. La città continua ad essere conosciuta con il nome Onhezmi fino a tempi recenti, quando ha ricevuto il nome dei 40 Santi. I visitatori qui possono anche conoscere altri monumenti. Questi monumenti completano questo complesso, conferendo alla Sinagoga importanti valori storici.
Una storia antica
L’ebraismo in Albania risale a 1300 anni fa. Le prime notizie di insediamenti ebraici risalgono al 16° secolo, nelle principali città albanesi (Berat, Elbasan, Vlorë, Durrës) e nella regione del Kosovo.. Si trattava soprattutto di ebrei sefarditi, discendenti dagli espulsi da Spagna e Portogallo nel 1492. Nel 1520, si contavano 609 focolari a Vlorë, dove costruirono l’unica sinagoga mai sorta nel Paese, distrutta poi durante la Prima Guerra Mondiale. Una curiosità: nel 1673, il profeta ebreo Shabbatai Zevi fu esiliato in Albania, nel porto di Ulqin.
In tempi più moderni, la presenza ebraica nel paese è andata notevolmente diminuendo. Il censimento albanese del 1930 registrava 204 ebrei. Negli anni ’30, con l’ascesa del nazismo, arrivarono molti profughi da Austria e Germania. Già nel 1938, l’ambasciata albanese a Berlino continuava a rilasciare visti di ingresso agli ebrei, prima che si parlasse di sterminio. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’Albania fu uno dei pochi Paesi in Europa a vedere incrementare la propria popolazione ebraica. Nel 1942, alla Conferenza di Wannsee, Adolf Eichmann parlò dello sterminio degli ebrei albanesi. Tuttavia, la popolazione ebraica sopravvisse sia all’occupazione italiana sia ai primi mesi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Nel aprile del 1944, sotto pressione tedesca, le autorità tedesche internarono 400 ebrei tedeschi e austriaci rifugiati a Tirana a Pristina, in Kosovo, e poi a Bergen Belsen Al termine della guerra, l’Albania aveva ancora alcune centinaia di ebrei nel paese.
Con l’ascesa della dittatura comunista di Enver Hoxha, il regime isolò la comunità ebraica. Bandì tutte le religioni, incluso l’ebraismo, secondo la dottrina atea dello Stato. Dopo la fine del comunismo, la libertà religiosa fu riconquistata, ma la presenza ebraica in Albania rimane limitata. Molti furono infatti quelli che, dopo il 1991, fecero l’alià in Israele, insediandosi soprattutto a Tel Aviv.
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Qual è il periodo migliore per visitare Ksamil?
Ksamil può essere visitata in qualsiasi periodo dell'anno, anche se i mesi migliori vano da maggio a settembre mesi durante i quali grazie alle temperature più calde. L'estate è anche il periodo in cui si svolgono numerosi festival e eventi culturali che attraggono un folto numero di turisti che costituiscono il picco di visitatori fra luglio e agosto. Per chi volesse trascorrere in questa località un soggiorno veramente rilassante consigliamo i mesi di maggio, giugno, settembre.
Cosa vedere a Ksamil?
Butrint: un antico sito archeologico greco-romano, patrimonio dell'UNESCO. Sinagoga di Saranda: una delle più antiche sinagoghe d'Europa risalente al V secolo. Castello di Lëkurësi: castello del XVI secolo offre una vista panoramica sulla città. Spiaggia di Ksamil: fra le spiagge più belle dell'Albania, famosa per le sue acque turchesi. Blue Eye: sorgente di acqua fresca immersa in un paesaggio naturale incontaminato e magico. Esplora i dintorni di Ksamil, ricchi di spiagge incontaminate e villaggi caratteristici. Castello di Ali Pasha.